Quelli dal 31 Marzo al 9 Aprile sono stati, per il nostro team di League of Legends, dieci giorni di fuoco. Siamo stati impegnati prima nelle finali del PG Nationals a Milano, in seguito nelle finali di Lega Prima a Roma e infine ai Play-in dell’ European Masters, giocati nella nostra gaming house a Cagliari.
Con il nostro racconto partiamo quindi dalle finali del PG Nationals, alle quali non siamo arrivati da favoriti dopo aver perso i due scontri diretti contro gli Outplayed nell’ arco della Regular Season.
Il primo game ci vede subito sfruttare al meglio il Blue Side selezionando come first pick il flessibilissimo Swain, per poi costruire un’ ottima composition intorno al suo dive potential, con Sion e Alistar come engage principali facilitati dal follow up di Jhin e dello stesso Swain. Gli OP però non rimangono a guardare e optano per una comp molto difficile da ingaggiare frontalmente, il pillar di Trundle e la ulti di Braum infatti sono ottimi strumenti per separare la frontline dei Forge dalla loro backline.
Da notare però due importanti vittorie in questa draft per coach Cristo: in top lane vediamo un matchup con protagonisti due tank, tipologia di matchup che va a favorire sicuramente Beansu, espertissimo utilizzatore di tank e completamente a suo agio in questa situazione. In secondo luogo lo Zilean mid e il tank top per gli OP significano fare grosso affidamento sulla bot lane, lane intorno alla quale i Forge preferiscono giocare, soprattutto in questa comp con i Crowd control di Alistar e Jhin. Se quindi la Xayah di Proxxey dovesse ritrovarsi indietro, la composition degli Outplayed si ritroverebbe orfana della sua unica vera e propria fonte di danno.
Con tutto ciò bene in mente i nostri ragazzi non si fanno sfuggire l’ occasione e non sbagliano l’ esecuzione della nostra composition: la pressione intorno alla bot lane garantisce al team un primo Infernal Drake, per poi assicurarsi anche il secondo dopo due skirmish giocate alla grande da Beansu che mostra tutta la sua abilità sui tank.
Da qui il game è in discesa per il nostro team, che chiude la pratica con molta calma, assicurandosi di non concedere nulla agli avversari: 1-0 Forge.
Game 2 si apre con una draft completamente diversa, gli Outplayed tornano a giocare il loro classico 1-3-1 sfruttando un Aatrox lasciato open dopo la prima fase di ban. La comp viene chiusa con l’ Ekko di DrMatt e una Janna in bot lane, il primo va a creare un grosso mismatch su una side lane, in quanto Orianna difficilmente può gestirlo in 1v1 e inoltre non può permettersi un Teleport, mentre la seconda va a garantire maggiore sicurezza alla bot lane in early game e alla mid lane in uno scenario di 1-3-1 in mid/late game.
Questa volta Beansu è forzato a giocare un matchup completamente diverso: Bruiser vs Bruiser, matchup che Orome preferisce.
Infatti nonostante una buona presenza di Click in top lane, Orome prende il controllo della corsia, ottiene una solokill e indirizza il game nelle mani degli Outplayed, i quali non devono far altro che giocare intorno al suo splitpush per conquistare la vittoria: 1-1.
Game 3 vede i nostri ragazzi ancora in blue side a causa della scelta degli OP di giocare game 1 e game 3 in red side. Coach Cristo quindi identifica in Aatrox il problema principale del game precedente, andando quindi a rimuoverlo in prima fase di ban. Gli Outplayed selezionano quindi il Ryze lasciato open ma sono costretti alla fine a prendere Ornn per Orome, che si ritrova contro il Gangplank di Beansu.
Gli Outplayed provano subito a sfruttare i crowd control di Ornn per garantire facili gank all’ Olaf di Shadow e mettere in difficoltà Gangplank fin dall’ inizio. Il piano sembra riuscire alla perfezione, ma i nostri ragazzi rimangono aggrappati al game grazie alla doppia Kleptomancy su Ezreal e GP. Intorno al ventesimo minuto però gli OP sembrano in grado di prendere il largo: doppio Mountain Drake più 3000 gold di vantaggio, assicurati da un ottimo Shadow (100% di Kill Partecipation fino a quel punto), possono bastare ad un team come gli Outplayed per far partire un convinto snowball.
Non questa volta però: Klaabu ha altro in mente per quanto riguarda il finale di questo game, e alla prima opportunità cancella dalla mappa il Jhin di Proxxey, garantendo 4 kill al proprio team e un free Baron come ovvia conseguenza.
Il game però non finisce qui, un primo ottimo flank di DrMatt con Ryze garantisce un baron agli Outplayed, il secondo tentativo si rivela però disastroso: Klaabu sale ancora una volta in cattedra e punisce il giocatore italiano degli OP con una shockwave perfetta, nel mentre Efias crea scompiglio nella backline nemica, il tutto si converte in un fight pulitissimo che ci porta sul parziale di 2-1.
Ultimo game della serie che vede Coach Cristo sfoderare un ulteriore jolly: Cait Morgana. Bot lane estremamente oppressiva che se supportata con la giusta pressione e visione può significare un rapido snowball, soprattutto quando gli OP rispondono con due champion immobili e Click si trova nuovamente su Trundle.
Gli OP però non restano a guardare e rispondono come loro solito assicurando ad Orome un carry top, in questo caso Vladimir, il quale supportato dallo Zilean di Brizz può davvero creare problemi ai nostri Endz e Klaabu che non hanno a disposizione veri e propri escape. Torna anche l’ Ekko di DrMatt per ricreare quello 1-3-1 convincente visto in game 2.
L’ early game però non va come previsto per i ragazzi di Pencil, Click mette subito pressione in mid rendendo difficilissimo un matchup già complicato per Ekko nei primi livelli, a questo si aggiunge una skirmish intorno al drake orchestrata alla grande dai nostri ragazzi: 3 per 1 ed infernal drake, con Efias che fa sembrare il bind di Morgana una skill point and click.
A questo punto il nostro team si ritrova con un vantaggio consistente sia in bot lane che in mid lane, le due lane cruciali per il funzionamento della nostra composition, gli Outplayed però non demordono e grazie ad un ottimo roam di Drmatt rientrano in partita ottenendo 2 kill in bot e la prima torre.
Il game prosegue in parità per molti minuti, con Orome sugli scudi per gli Outplayed ed Endz e Klaabu a cercare di contrastarlo in fight.
La svolta arriva poco prima del quarantesimo minuto, quando la nostra squadra gioca benissimo intorno alle minion waves andando ad ottenere un free baron, gli Outplayed però non ci stanno e provano l’ engage: questa volta Efias ed Endz si fan provare pronti, distruggono il Vladimir di Orome, si portano a casa il fight, il nexus e l’ intera serie!
Capitolo Lega Prima
Il weekend successivo eccoci al Romics pronti ad affrontare le fasi finali di Lega Prima, con un solo cambio nel roster: Guilty subentra ad Endz. Cambio però che porta con sè un sostanziale cambiamento nel playstile del nostro team, considerando che l’ Ad Carry italiano preferisce uno stile di gioco molto aggressivo fin dalle prime fasi di gioco, incentrato sulla sua ottima fase di lane e su un impatto eccezionale nelle skirmish in mid game.
Il torneo si apre con la prima semifinale contro gli Inferno Esports, i quali si presentano con un roster rivoluzionato rispetto alla regular season. La serie si chiude abbastanza velocemente con un 3-0 sull’ onda di un dominio in bot lane, dove la Kai’Sa di Guilty detta legge e garantisce al team vantaggi importanti. Solo il game 2 viene sofferto maggiormente, dove un transizione sporca dall’ early game al mid game lascia molto spazio ai ragazzi degli Inferno, che non riescono comunque a capitalizzare a causa dell’ ottimo controllo degli obbiettivi da parte di Click e compagni.
Nell’ altra semifinale gli Outplayed guadagnano l’ accesso in finale ai danni degli Idomina Esports, guadagnandosi così la possibilità di ottenere la rivincita della finale di Milano.
Il primo game della finale parte sulla falsa riga di quello di Milano, con Klaabu che ottiene Swain e dimostra ancora una volta la bravura su questo champion, guidando la carica dei Forge in fight fino ad una meritata vittoria.
In game 2 per la prima volta in questi 10 giorni i Forge si ritrovano in red side, questo comporta un first pick a disposizione degli OP che, visti i 3 soliti ban dei Forge su Orome, decidono di utilizzare per assicurarsi Swain.
Il power pick di questa patch (8.7 per quanto riguarda questa finale) viene messo nelle mani di Orome, mentre Matt torna sul suo classico Ekko. I nostri ragazzi rispondono con Ornn in top lane ed Ezreal in corsia inferiore, cercando di sfruttare la sua mobilità per kitare al meglio i due AP a disposizione degli Outplayed.
L’ early game sembra mettersi bene per i nostri ragazzi, che conquistano un lead importante grazie all’ ottima prestazione di Click su Olaf che tiene perfettamente a bada il Kayn di Shadow, il game sembra finito quando in mid game Guilty mostra cosa è capace di fare sul suo Ezreal, guidando il team prima verso un Ace pulito e un infernal drake, in seguito verso un Nashor.
Qui arriva però la svolta della serie, da quello che sembrava un semplice 2-0, Orome gioca il fight perfetto, cancellando il Baron appena conquistato dai nostri ragazzi e caricando il proprio team, che riesce a completare il comeback grazie all’ ottima presenza in fight di Ekko e Swain: 1-1.
Game 3 vede ancora una volta i Forge in red side, questa volta per propria scelta, lasciare Swain agli Outplayed che lo combinano con Vladimir per un’ altra 1-3-1 con doppia fonte di danno AP. Dall’ altre parte questa Coach Cristo seleziona un jungler più passivo in early game con Zac, andando a costruire una perfetta comp da teamfight in late game chisa da Ornn Orianna Cait e Alistar.
Questa volta però l’ early game dei Forge non è pulito come nei game precedenti, gli OP prendono vantaggio e lo aumentano piano piano sfruttando al meglio lo splitpush e la fase di mid game particolarmente debole per Caitlyn: 2-1 Outplayed.
La draft di Game 4 parte allo stesso modo delle precedenti, Swain first pick degli Outplayed e Forge che corrono ai ripari questa volta con Trundle ed Ezreal, per provare a limitare la mobilità di Swain in fight. Arriva anche il ban di Vladimir in seconda fase di draft che, come in game 2, significa Swain nelle mani di Orome, mentre stavolta DrMatt sceglie Taliyah in mid. A chiudere la draft in bot lane ci sono Zilean e Sivir, che garantiscono un supporto importante allo Swain di Orome.
L’ early game è a forti tinte rosso-bianche, un po’ come nel secondo i game i nostri ragazzi riescono a prendere subito un vantaggio importante, sfruttando soprattutto l’ ottima sinergia tra Klaabu e Click che mette in netta difficoltà la Taliyah di DrMatt. Come nel game 2 però, dopo un buon mid game il Team Forge si perde nell’ ultimo step: la chiusura del game. Un po’ di insicurezza e delle scelte non ottimali regalano agli Outplayed tempo prezioso, che permette alla loro scaling comp di raggiungere il suo punto di forza e portarsi a casa un altro comeback, che ci condanna ad un 1-3 e alla prima serie persa nella storia di Lega Prima.
European Masters
Conclusasi la finale di Lega Prima, c’è tempo solo per rifare i bagagli, riposare il più possibile e ripartire il giorno seguente alla volta del quartier generale Forge, dove ci attendono Play-in dell’ European Masters conquistati a Milano: prima contro i Movistars Riders e poi contro i PPK.
Qui torniamo sulla patch 8.6, quella dei PG Nationals per intenderci, e torniamo con Endz nel ruolo di AD Carry. La prima sfida è subito la più ostica sulla carta, il team spagnolo dei Movistars si presenta con un 10 men roster difficilissimo da decifrare, con grandi nomi e grande flessibilità.
Nel nostro game decidono di schierare tra gli altri Flaxxish e Klaj, due player ex-LCS, mentre noi ci accomodiamo nel blue side.
La draft prende fin dalla prima parte una direzione chiara: i nostri ragazzi si concentrano sul steamfight e sullo scaling, con 3 tank a protezione di due hyper carry come Cait e Cassiopeia, quest’ ultima scelta contro Orianna, un matchup sulla carta difficile ma che Klaabu non teme.
Dall’ altra parte i Movistars optano per una composition molto più aggressiva, con un Lee Sin che ha bisogno di prendere vantaggio early game se non vuole essere outscalato, discorso simile per Renekton, il tutto coadiuvato da Kai’sa-Alistar bot lane, un duo che perde in quanto ad harrass e poke rispetto a Braum-Cait ma che se la gioca molto meglio negli all-in, soprattutto se supportati da Lee Sin, Renekton o Orianna.
La win condition per i Forge è chiara dunque, resistere ad una fase di lane un po’ difficoltosa, soprattutto top e mid, per poi sbloccare tutto il potenziale della composition in late game, tenendo sempre a mente che la bot lane per vincere ha bisogno di mettere pressione, di conseguenza necessita una giusta protezione in termini di vision o presenza effettiva.
L’ inizio promette bene, con Click che inizia il suo giro di jungle dal Blue avversario, dividendo di fatto la mappa in due e regalando quindi a Endz ed Efias la possibilità di giocare aggressivi come vorrebbero. In top lane però un ottimo wave management da parte di Flaxxish forza il flash di Beansu che è costretto a sacrificarlo per evitare un semplice dive, Click decide quindi di spostarsi in top side, ma la bot si fa trovare impreparata e subisce l’ all-in che disperatamente cercavano Klaj e Jeskla.
Qui Endz non solo subisce la kill ma perde anche flash ed heal, ritrovandosi inoltre costretto a tornare in lane con un buy tutt’ altro che dignitoso: la bot lane è compromessa.
Questo significa che lo spike di Cait con i suoi classici tre item arriverà ancora più tardi del previsto, lasciando ai Movistars una finestra estremamente ampia di manovrare la partita nel mid game, a tutto ciò si aggiunge anche lo spawn dell’ Infernal, obbiettivo importante ma difficile da contestare con una losing bot lane.
Infernal infatti che va nelle mani dei Movistars, i nostri ragazzi però non si arrendono tanto facilmente, e nonostante dei matchup non favorevoli in early game, reggono bene la pressione del team spagnolo, con Klaabu e Beansu che addirittura si portano in vantaggio di cs, mentre Endz ed Efias non vanno ulteriormente behind.
Poco prima del decimo minuto arriva anche il contrattacco firmato Forge, con un ottimo gank di Click in bot lane che regala una kill importantissima ad Endz.
La fortuna non si rivela dalla nostra parte quando un secondo Infernal appare sulla mappa, anche questo conquistato dai ragazzi dei Movistar che sfruttano al meglio la forza di Renekton nelle fasi iniziali e le lacune di Cait che con BF e zeal non può fare più di tanto.
Ciò nonostante, anche dopo la conquista di Herald e torre mid per il team spagnolo, solo 2000 gold ci separano dagli avversari, un margine perfettamente colmabile vista la potenza della nostra composition in late game.
Poco prima del ventesimo minuti arriva però un errore cruciale: i Movistar impostano l’ assedio per l’ ultima torretta esterna in top lane, con Alistar, Lee Sin ed Orianna pronti a far partire il dive nel caso in cui il nostro team decidesse di provare a difendere. Decisione che viene presa erroneamente dai nostri ragazzi, dando il via ad un dive micidiale che si conclude con un 4 per 0 e due torre conquistate da parte dei Riders.
Da qui il game si fa veramente in salita, con uno svantaggio che si aggira ora intorno ai 6000 gold e due infernal drake, oltre che a un controllo della mappa approssimativo. Subito infatti il team spagnolo ne approfitta per ottenere due pick importanti che vengono convertiti subito in un baron, grazie al quale chiudono il game punendo alla grande la nostra scaling comp.
Qualche ora dopo e rieccoci nuovamente sul rift contro i PPK, questa volta da red side.
Anche questa draft vede i nostri ragazzi in un’ ottima posizione in late game, con un matchup vantaggioso in top lane per quanto riguarda lo split push e due carry come Tristana e Corki a macinare danno in teamfight.
In early game però la bot lane dei PPK ha la possibilità di dettare legge se non contrastata correttamente, cosa non semplicissima da fare visto la facilità di Morgana nel bloccare gli all-in di Braum e il pick di Galio che può consentire ai PPK un vantaggio numerico in bot lane qualora si sviluppasse una skirmish.
Il game si apre con un nuovo early infernal drake da parte dei PPK, che sfruttano alla perfeziona la possibilità di pushare della propria bot lane, nonostante ciò però l’ early game prosegue in modo abbastanza passivo, con Beansu in top lane che accumula vantaggio grazie alla Kleptomancy.
Il first blood avviene solo intorno al tredicesimo minuto: un engage troppo aggressivo volto a chiudere i PPK nella pit del drake risulta in una kill per la Cait avversaria.
Qui i PPK sfruttano bene il vantaggio acquisito su Cait per ottenere le prime torre esterne, ma ancora una volta il game sembra rallentare, con entrambi i team contenti di andare verso il late game.
Il cambio di ritmo avviene quando Weizor su Cho’Gath ottiene una solokill ai danni di Klaabu, il conseguente bait del nashor porta nelle mani dei PPK altre due kill e, infine, il nashor stesso che non può più essere contestato.
Nashor grazie al quale i PPK ottengono due inibitori, rendendo così un qualsiasi tentativo di attesa per il late game davvero difficile. Da lì a poco infatti arriva il push per l’ ultimo inibitore top e l’ esplosione del nexus che ci condanna all’ eliminazione.
Così si è conclusa questa prima parte di stagione, con tanta delusione ma altrettanta voglia di riscatto, con la consapevolezza di poter fare decisamente meglio.
Per molti ragazzi era la vera prima e propria esperienza in Europa dove, come abbiamo notato, ogni errore viene punito senza scrupoli e la coesione di team ha una valore davvero fondamentale. Daremo tutto quindi per riconfermarci campioni italiani e dimostrare che possiamo giocarcela anche in ambito europeo.